venerdì 15 febbraio 2013

Ancora insieme?

Ho iniziato quindi a cercare Julia. Andavo a passo spedito ma senza sapere esattamente dove: Giuseppina, Dorotea sicuramente sapevano dov'era andata ma....bocche chiuse! Sigillate e mute... non volevano dirmi o non potevano? Mi sentivo terrorizzato al solo pensiero che Julia fosse tornata dalla sua famiglia, in quella terra così lontana da qui.... e io? E io? Come avrei fatto senza la mia amata Julia?
Tra un pensiero e una corsa mi sono ritrovato davanti al laghetto, proprio dietro casa: avevo fatto il giro in tondo di VilleFeliz e nemmeno me ne ero accorto... che rimbambito.... come sentirsi un cavolfiore mezzo secco e mezzo marcio. 
Cosa avrei fatto? Poi, anche questa volta, tra un pensa e ripensa, mi sono fermato un attimo a riflettere sul perché fosse successo tutto questo: Julia piangeva di continuo, io la ignoravo quasi infastidito (quando normalmente non avrei sopportato la sola idea di vederla piangere senza poter fare qualcosa per lei);  e più la ignoravo più lei piangeva e io non sapevo cosa fare.... ecco forse qual era il vero problema. Julia si sentiva messa da parte:  ero stato troppo concentrato su di me e sulle mie paturnie da lupo che mi ero quasi dimenticato che lei era una lupa e non un soprammobile di casa..... 
Per Madre Natura che disastro avevo combinato!!!! E forse ora era davvero troppo tardi e Julia non sarebbe  più tornata perché....chissà dov'era..... la mia Julia....
Quegli occhi splendidi, i baffi sottili e lunghi...il suo bagnoschiuma alla lavanda, quella pelliccia morbida e folta, il cantare insieme la sera canzoni stupide..... dovevo trovarla. E il problema restava ormai dove cercare..... 
Ma che idiota che ero stato.... la casa degli amici...Julia era sicuramente lì. E di gran corsa ci sono  andato.

§


Julia era proprio nella sala grande, che stava leggendo seduta su uno dei divanetti; sembrava  proprio non aspettarmi; io la chiamo e lei, gelida: "Ah... sei tu. Cosa vuoi?" E cosa potevo volere: " Julia per favore torna a casa", e lei sorpresa:" Perché dovrei tornare? Sembrava che stessi davvero bene da solo, in fondo te la cavi, sai anche cucinare molto bene...." Una secchiata di acqua gelida mi avrebbe fatto meno male.... "Julia ma cosa intendi? Io non capisco: non facevi altro che piangere..."
"Titti...io piangevo e tu pensavi ad altro. Ti sei mai chiesto come stavo? Cosa mi stesse succedendo? hai mai pensato che forse mi facevi sentire invisibile, e sembrava quasi che la mia presenza ti desse fastidio tranne che per preparare da mangiare o cose così?"
Santo broccolo..... forse Julia aveva ragione. Anzi non forse, di sicuro aveva ragione.... l'avevo trascurata. Mi ero lasciato prendere da tutto il resto tranne  che da lei, tranne che dal nostro amore.....


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Ora non sto qui a raccontarvi nel dettaglio cosa ci siamo detti ma la discussione è stata molto lunga e sofferta.... l'avevo fatta davvero grossa alla mia adorata Julia se lei era convinta che per me non contasse nulla la sua presenza nella mia vita.
Lei ha però deciso ci restare ancora nella casa degli amici, e di certo io non posso costringerla ma ha deciso che vuole che ci diamo un'altra possibilità. Ricominceremo a vederci, almeno un paio di volte alla settimana..... e poi andremo da un'amica di Ulrike, ricordate? Il nostro assistente sociale? Ha detto che ha una sua cara amica (si chiama Nei, è quella nella foto) che può aiutarci a ricominciare .... ..... 

E così domani sera usciremo finalmente...le ho detto che si potrebbe andare a mangiare qualcosa da Berta, che fa ottimi timballi...Julia mi ha detto di sì.....

Ma io non riesco a smettere di pensare: torneremo ancora insieme?
Vi abbraccio,
vostro affezionato Titti il Lupo

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